Tutti i linguaggi, propongono un modello di realtà. Anche i linguaggi di programmazione lo fanno, in modo schematico, ma lo fannno: mondi a funzioni, a liste, a strutture ad oggetti e così via, Questo schematismo, rigidità, è spesso ricercato col non dicharato scopo di trasformare il programmatore stesso in un elemento del linguaggio. POWER-KI invece, partendo dall`assunto che il software é design, punta a liberare la creatività del programmatore per dargli la possibilità di sviluppare vecchie o nuove cose in modi nuovi e con nuove idee.
Sono molte le cose che con PWK si possono fare e che invece con i linguaggi normali sono di difficile realizzazione. Per esempio la creazione di applicazioni Native Cloud, o l`insufflaggio di codice nelle applicazioni, tecniche che hanno permesso la realizzazione dell` INSPECTOR con il quale da remoto è possibile analizzare il funzionamento di un`applicazione e nel caso modificarla a caldo.
Ci sono poi i WIZ applicazioni PWK che estendono le funzionalità del WorkBench, un passo deciso verso l`automazione della produzione del software.
E` nello sviluppo di applicazioni complesse (v. casi reali), che si apprezza pienamente la potenza di PWK sia come strumento di realizzazione/esecuzione che di pensiero.
L`insieme degli strumenti a disposizione, quelli del WorkBench (Test e Debug) ed il citato INSPECTOR consentono un`attività di ricerca degli errori e di messa a punto delle applicazioni molto efficace, con tempi di gran lunga inferiori rispetto alle soluzioni tradizionali.
Nel ciclo del software sulla base di comparazioni con programmi C/C++ C#, abbiamo valutato le seguenti riduzioni dei tempi :
- sviluppo dal 40% al 60%
- debug dal 50% al 70%
- manutenzione dal 60% al 90%
I vantaggi tecnico/economici possono essere così rilevanti da indurre alla riscrittura di applicazioni esistenti.
Con la versione 10 (del Decennale) abbiamo introdotto i WRAP ovvero la possibilitò di estendere le funzioni di PWK con codice esterno e di vedere queste funzioni in modo pseudoNativo. Abbiamo quindi messo a disposizione un Template VC++ ed uno OpenOffice per gli help.
Le possibilità di utilizzo sono molte vanno dal "porting" di nuove tecnologie, all`inserimento di codice proprietario.
Il vantaggio è quello d`innestare queste funzioni in PWK e quindi di giovarsi della sua struttura ed operatività.
Al momento PWK è utilizzabile su Windows PRO dalla versione 8 un su. Per Windows Server ed Home è necessario installare le estensioni "desktop experience".
Per uso didattico, privato o sviluppo inHouse la licenza d`uso è gratuita (inclusa nel pacchetto di distribuzione). Per uso commerciale (SoftwareHouse) è necessario l`acquisto della licenza.
I programmi POWER-KI sono molto compatti, la maggior parte delle applicazioni si accontenta di veramente poca RAM, 2 o 4 Gb sono di solito sufficienti. Essendo orientato al MultiThreading, la presenza di più Core garantisce prestazioni brillanti.
Per lo sviluppo consigliamo l`uso di monitor che abbiano una risoluzione effettiva come minimo di 1920 x 1080 pixel, quindi meglio dai 24" in su e per chi usa il portatile ... monitor aggiuntivo, del resto stiamo parlando di uso professionale.
Sono ancora sotto i 5000 ma ... stanno crescendo.
Al netto delle compenze informatiche specifiche necessarie per utilizzare le librerie, mi riferisco a cose come SQL, comunicazioni seriali, OPC ecc. la difficoltà nell`apprendimento dipende dalle esperienze precedenti di programmmazione dell`Utente:
per programmatori C è facile, abbiamo invece notato che chi proviene da Java, tende a soffrire per la mancanza dei vincoli a cui è abituato. Per chi comincia, e quindi non ha preconcetti, direi che rispetto ad altri linguaggi e sistemi di sviluppo, trova in PWK un ambiente confortevole e nel giro di poco tempo può realizzare applicazioni interessanti; comunque per dare un riferimento, rispetto a Python, che è considerato uno dei linguaggi più semplici, è inizialmente appena un poco più difficile ma questa (minima) difficoltà, viene ampiamente compensata dal poter sviluppare subito applicazioni complete e quindi lo sforzo complessivo risulta inferiore.